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EMILIA ROMAGNA: l'economia della regione registra dati migliori, ma il commercio soffre ancora.

L'assemblea di Confesercenti regionale chiede interventi più incisivi per il settore.


Si è svolta il 13 Novembre, presso l’Hotel Bologna Fiera, l’Assemblea annuale regionale di Confesercenti Emilia Romagna.
All'appuntamento sono intervenuti: la presidente nazionale Confesercenti Patrizia De Luise, l’assessore al turismo e commercio della Regione Emilia Romagna Andrea Corsini, il presidente regionale Confesercenti Dario Domenichini e il direttore del Centro Studi Unioncamere E.R. Guido Caselli.

I lavori sono stati coordinati dal direttore regionale della Confesercenti Stefano Bollettinari.

Uno degli aspetti più rilevanti emersi nel corso dell’incontro, riguarda l’asimmetria tra l’andamento del turismo e dell’economia regionale, che in questo 2017 sta registrando performance molto soddisfacenti, e il trend del settore commerciale che continua a segnare numeri negativi, soprattutto per quanto riguarda la situazione delle piccole imprese. Infatti, i dati continuano a essere allarmanti facendo registrare un saldo negativo di -3.517 imprese commerciali tra il 3° trimestre 2017 e lo stesso periodo del 2012; stessa cosa nel confronto tra il 2017 e il 2016, in cui si denota che il trend rimane lo stesso, con un saldo negativo di ben 1.188 imprese in un solo anno. In sostanza, i negozi continuano a chiudere e viene meno in diverse parti del territorio l’offerta commerciale, soprattutto quella rappresentata dai piccoli negozi, così importanti per la qualità della vita e la vivibilità delle nostre città, delle periferie, delle zone rurali e della montagna.

Per contrastare questo fenomeno, oltre a potenziare le politiche attive (come in parte è stato fatto), occorre ripristinare l’equilibrio tra le tipologie distributive che, negli ultimi decenni, ha invece visto una forte proliferazione delle grandi strutture di vendita e la chiusura di parecchie migliaia di piccoli esercizi commerciali; in questo senso, la discussione in atto sul p.d.l. regionale sull’urbanistica rappresenta un’importantissima occasione che consentirebbe, tra l’altro, il contenimento dell’uso del suolo, obiettivo previsto nel testo in discussione, e che inciderebbe in positivo anche sulla mobilità e sulla salvaguardia ambientale. Su questo progetto di legge, la Confesercenti Emilia Romagna ha svolto in questi mesi una forte azione propositiva verso la Regione in quanto, pur condividendone gli obiettivi, ritiene che occorra introdurre alcuni correttivi che fino ad ora sono stati solo parzialmente accolti.

“Dai dati – spiega il presidente della Confesercenti E.R. Dario Domenichini – emerge con evidenza che, mentre il settore del turismo offre risultati soddisfacenti, la stessa cosa non accade nel commercio dove, da diversi anni, si registra una progressiva riduzione dell’offerta commerciale rappresentata dai piccoli negozi. Tutto ciò ha una non trascurabile ricaduta sulla qualità della vita nei centri storici e nei quartieri periferici, in cui le attività commerciali svolgono anche una funzione di vero e proprio “presidio” in tema di sicurezza, animando alcune zone che altrimenti subirebbero una graduale desertificazione. Di questo, e anche in virtù dell’espressa volontà di tutelare e valorizzare il territorio, occorre tenerne conto nella nuova legge regionale urbanistica in via di approvazione. Naturalmente, a livello generale, per migliorare la situazione delle p.m.i. gli elementi su cui agire  sono sempre gli stessi: abbassamento della pressione fiscale, tagli agli sprechi, abbassamento del costo del lavoro. Inoltre, la ripresa va sostenuta con adeguati strumenti finanziari come l’accesso al credito. E’ perciò necessario il ripristino di contributi adeguati nel bilancio regionale per i Confidi del turismo e del commercio. Non va infine dimenticato un tema centrale, su cui ci stiamo battendo da anni: la lotta all’abusivismo commerciale nelle sue diverse forme che, oltre a fare una sleale concorrenza, impoverisce le casse pubbliche e, di conseguenza, di tutti i cittadini”.

“Occorre inoltre sottolineare – conclude il direttore della Confesercenti E.R. Stefano Bollettinari – la necessità di sostenere maggiormente soprattutto le piccole imprese in percorsi specifici di innovazione, formazione e assistenza tecnica che le mettano in grado di affrontare le sfide dei cambiamenti di mercato che riguardano anche i nuovi canali di vendita, come nel caso dell’E-commerce e delle nuove strategie promozionali legate ad internet”.

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